Se vuoi ottenere informazioni sulla certificazione di conformità dei quadri elettrici, in questo articolo troverai quelle essenziali da conoscere sull’argomento.
L’articolo dovrebbe andare bene per rispondere alle domande poste più di frequente, tipo:
Se invece preferisci porre un quesito più specifico puoi metterti in contatto con uno dei tecnici di Secsun. Siamo specializzati nella produzione di quadri elettrici e conosciamo a fondo le norme che riguardano la certificazione di conformità dei quadri elettrici. >> Clicca qui <<, inoltra la tua richiesta di contatto e ti risponderemo al più presto.
Il punto di partenza per parlare della certificazione di conformità dei quadri elettrici è la legge 186/1968, perché stabilisce due cose:
a. l’obbligo di realizzare qualunque apparecchiatura o impianto elettrico “a regola d’arte”
b. la regola d’arte da seguire sono le norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) .
Il secondo punto fermo consiste nel fatto che, per tutto l’impianto elettrico (progettazione, realizzazione e materiali utilizzati), è l’installatore ad essere tenuto a sottoscrivere una documentazione chiamata DICO, ossia la DIchiarazione di COnformità alla regola d’arte e quindi al rispetto delle norme CEI.
Il terzo punto è rappresentato dalla modalità di condivisione delle responsabilità fra la figura dell’installatore e quella del costruttore del quadro elettrico, così come indicato nelle norme CEI nr 61439 1 e 2, per le “Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per Bassa Tensione (Quadri BT)”.
Il quarto punto riguarda il fatto che la certificazione di conformità che il costruttore del quadro elettrico deve rilasciare ha un effettivo valore solo se chi la rilascia è in grado di poter dimostrare di possedere competenze, capacità ed esperienze tecnico scientifiche, per potersi assumere le responsabilità conseguenti allo svolgimento di una attività complessa e molto rischiosa, come quella di cui stiamo parlando.
La ratio della norma è chiaramente quello di porre degli standard di qualità dei quadri elettrici, rispetto alle esigenze di sicurezza di installatori e utilizzatori.
A tal fine, la norma CEI 23-51 indica i dati necessari alla certificazione del quadro che, sotto la propria responsabilità, devono essere esposti sul quadro tramite una targa. Questi dati sono: il nome del produttore, il numero di matricola, l’anno di costruzione, la norma adottata di riferimento, la siglatura del quadro elettrico, la tensione nominale e la corrente nominale, oltre che al marchio CE.
Inoltre sul quadro andrà apposta una documentazione tecnica contenete il modulo di dichiarazione CE di conformità, la scheda sul quadro e le informazioni sull’uso e sulla manutenzione.
Nella documentazione sarà necessario dichiarare, sempre sotto la propria responsabilità, che sono state superate tutte le seguenti prove individuali relative alla costruzione del quadro, come:
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La certificazione di conformità del quadro elettrico che il costruttore deve rilasciare ha un effettivo valore solo se chi la rilascia è in grado di poter dimostrare di possedere competenze, capacità ed esperienze tecnico scientifiche e di potersi assumere le responsabilità conseguenti allo svolgimento di una attività così complessa e rischiosa.
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